domenica 1 agosto 2010

01.08.2010 - Storie di Borgata!!!

Salve a tutti!

Eccomi qui dopo molto tempo.
Lo so, lo so, avevo detto che ci sarebbe stato un aggiornamento settimanale sull'andamento del progett ma, come mi capita spesso, quando dico di voler fare una cosa, subito arrivano degli avvenimenti che mi sloccano e mi obbligano ad operare un cambio di rotta.

Dall'ultima pot, ne sono successe di cose. Tra le tante novità, ho iniziato a lavorare a tempo pieno (si fa per dire) ai montaggi di matrimoni e affini. Ma soprattutto, e stavolta sono certo di non rovinarmi i prossimi piani, sto per iniziare la regia di una serie tv che andrà sul Digitale Terrestre e su Sky. La serie si chiama "Storie di Borgata" ed è un progetto che mira a sconvolgere il normale e adagiato modo di fare televisione in Italia. Produzione indipendente, appoggiata da Sky e da sponsor (quindi Product Placement) e che segue la falsa riga di Romanzo Criminale, la serie, naturalmente. Io farò la regia. E che Dio mi aiuti!!!!! ^_^

Per quanto riguarda Caronte, logicamente, dopo vari tentativi e fondi prima certi e poi chiusi, è momentaneamente in Stand-By, di nuovo!!!!
Però già la produzione con cui sto lavorando ora per la serie , è interessata al film e, insieme alla Margot, finalmente riusciremo a battere il primo ciak!!!!!

Quinidi, chiedo a tutti gli interessati al progetto Caronte, di pazientare ancora un pò. Le cose si stanno mettendo in meglio e visto che ho fatto 30, preferisco fare anche 31, al fine di garantire un prodotto migliore di quello che sarebbe stato se non si fosse affacciata la produzione di SdB!

Vista la situazione in cui mi trovo ora, è certo che mi dimenticherò di avvisare tutti, quindi, non fatevi scrupoli a chiamarmi (e mi riferisco a Enzo, Nadia, Stefan e tutti gli altri) perchè in questa produzione c'è posto per tutti!!!!

Un saluto e a rileggerci tra un pò, non so quando, ma molto presto!!!!

Lunga Vita e Prosperità…
al Cinema Italiano!!!

mercoledì 10 marzo 2010

10.03.2010 - D.E.A.D. - Dangerous Experiment And Detonation

Salve a tutti.

Seconda post, con qualche giorno di ritardo. Ma c'è un motivo.

Nella post precedente ho accennato al fatto che sono stato sul set di D.E.A.D. per fare le riprese e l'assistente alla regia. In pratica oltre a fare le riprese, appunto, ho aiutato Stefano, che ha qualche corticino girato così per gioco alle spalle, a girare questo piccolo kolossal, visto che ho esperienza di regia. Devo dire che nonostante conosca stefano da quando è nato, è mio fratello, sul set ho visto un lato di lui che mi ha spiazzato: ha una cultura cinematografica spaventosa e una cura dei particolari che rasenta il maniacale.
Altrettanto Kempes, l'altro regista, che ha un modo di organizzare le cose molto pratico. Se si mette in testa di fare una cosa, la fa, punto. E' riuscito a tirare su un gruppo di persone, tra cast tecnico e cast artistico, in soli 3 giorni e a girare il tutto in 2.
A vederli, io mi sento in difetto, perchè non ho quella determinazione e quell'occhio che ci vuole per portare avanti un progetto, ed è per questo che cerco di circondarmi di persone così, per trovare il modo di finire quello che inizio. Mi renod perfettamente conto che ora sono distratto da una situazione personale che è molto complicata e ancora lontana dalla sua soluzione, ma vedere questi due che fanno un corto in 5 giorni, mi ha risvegliato da un torpore che mi stava divorando.
Mi rivengono in mente le parole dette alla Margot. Jonny mi disse: "Una cosa che bisogna fare per ridurre al minimo i costi e tempi di produzione, è fare due squadre e mentre una gira, l'altra prepara il set successivo". E così è stato sul set del corto. Ma la cosa strabiliante è che non c'è stato bisogno di dirla, perchè era uscita così naturale che mentre io mi concentravo sul mirino per fare la fotografia e premevo Rec, intorno a me c'era un turbine di persone e cose che si muovevano di continuo.
E il trucco, poi, per una produzione quasi a costo zero, è stato più che eccellente. Gli zombie sembravano proprio zombie. In particolare Stefan Bendula, la Guest Star del corto, era uno zombie magnifico, addirittura con un pezzo di vetro conficcato nel cervello.
Una persona che, devo dire, mi ha veramente sorpreso è stata la protagonista: Marina. LEi viene da un ambiente cinematografico di buon livello, ha partecipato come aiuto regista in vari film, tra cui anche l'ultimo di Tornatore, ma stando a Palermo, non aveva sbocchi professionali. Arrivando a Roma, ha deciso di darsi alla recitazione. Questo è il suo primo ruolo da attrice e devo dire che se l'è cavata moooolto bene. Dico così perchè durante le riprese ha fatto una collezione di lividi e di escoriazioni che si vedono solo nei film di guerra. Si è anche ferita alla testa in seguito ad una caduta, bloccando così le riprese. Ma le cose non potevano fermarsi e quindi decidemmo di fare le riprese dove lei si poteva non vedere, modificando le riprese precedentemente decise in storyboard (che Stefano ha disegnato in una nottata!!!!! e che io mi sono studiato la mattina stessa delle riprese mentre andavamo sul set). Alla fine, quando Marina è ritornata sul set dopo essere stata in ospedale per 3 ore, lei era pronta per girare, ma ormai la luce era quasi andata via e perciò, dopo un veloce breafing, riuscimmo a trovare le comparse che facevano gli zombie anche per il giorno dopo, che in realtà era stato riservato per le integrazioni e i fegatelli.
Il giorno dopo girammo le parti con Marina e Nicola, l'altro protagonista, con Marina da sola e con Marina e Stefan, che ha il ruolo del padre di lei che diventa zombie.
La dedizione e la professionalità di Marina e Stefan hanno reso possibile l'ultimazione delle riprese, specie per Marina, che dopo quella botta (per un attimo ha visto nero, quindi la botta era stata vermante forte) ha girato le scene mancanti, correndo, tuffandosi e strillando.
Anch'io ho rischiato una volta di non riuscire a rialzarmi da terra. Marina, per paura, non riusciva a tuffarsi bene e allora, dopo prove e prove, ho deciso di far vedere come fare il tuffo. Mi alzo, con i dolori alle gambe, e ripeto la scena, facendo una corsa con sgommata e un tuffo angelo sul materassino. La scena era perfetta, io ero bloccato sul materassino e la telecamera, naturalmente, spenta. PEr cui non c'è un girato della mia esibizione. Uno dei ragazzi che era venuto sul set per salutare i registi , ha chiesto a Kempes perchè mi muovavo come se avessi una scopa su per il ...., e lui disse che non stavo tanto bene con la schiena, per via della mia dozzina di protusioni e erniette per tutta la schiena. Non ha finito di dire la frase che arrivo io di gran carriera e faccio la scena. il ragazzo guarda Kempes e dice: "ernie, eh?" Kempes non sapeva che dire e io non sapevo come tornare in piedi. comunque, girammo le scene del tuffo di Marina, ma poi ci avrei pensato io in montaggio a fare il lavoro più grosso.
La sera furono girati i flashback in casa di Kempes. Io non andai perchè la schiena non me lo permetteva.
Passarono 2 giorni e ancora Kempes non aveva fatto l'acquisizione del girato e il 10 Marzo, cioè oggi, si stava avvicinando pericolosamente (termine ultimo per mettere on line il corto per il concorso di Paranormal Activity http://www.paranormalactivity.it/vota.aspx?email=88ea4c6f-58de-45ff-8a12-7b4d5a63b5d8), quindi lo chiamai e gli dissi di portarmi tutto il girato che intanto lo acquisivo io. il giorno dopo iniziai a fare un primo assemblaggio del corto. 4 minuti e 37.alla fine della giornata, arriva Kempes e guarda l'assemblato. Già era bello così, ma non potecva andare bene. Doveva durare tassativamente 3 minuti, pena la squalifica dal concorso. Ci rimboccammo le maniche e diventai uno dei personaggi di Cronemberg: ero un tutt'uno con la macchina e il mangiare che mi portava Patty o Stefano. Una cosa filamento e giallastra spiaccicata sul vetro di una fotocopiatrice, in pratica.dopo 3 giorni di montaggio ininterrotto, siamo riusciti a tirare fuori i 3 minuti. Un minuto e 37 di dolorosissimi tagli, ve lo garantisco. Ma in compenso, ho avuto il privilegio di trovare delle musiche e degli effetti sonori veramente di prim'ordine, che danno al corto un senso di amore per il cinema senza pari. E fu in quel momento che capii dove eccedo. Nel montaggio. Dopotutto era logico che fosse così. Ho sempre fatto quello e il mio estro e la mia creatività è lì che prende forma, nel montaggio. Si dice che il vero regista è il montatore, perchè è lui che alla fine da vita al lavoro di una troupe. Io penso sia vero in parte, ma io sono io, sono modesto e molto autocritico con me stesso. Quando Kempes mi chiedeva per telefono come erano le riprese, io rispondevo "abbastaza buone".
Potrei dire che sono stato io a tenere la telecamera in mano, sono stato io a guardare il film in macchina e sono stato io a montarlo, ma vi dico che sono stato io anche a lasciare che i due registi mettessero mano al montaggio finale, perchè il film è un lavoro di squadra, che se non ci fosse non potresti realizzarlo nel modo in cui lo abbiamo realizzato, altrimenti potrei prendere una telecamerina in mano, una bella ragazza, e con lei fare un bel film istruttivo in soggettiva dove io sono sia il regista che l'attore. Ma è cinema quello?
E arriviamo alla fine del montato. Dopo 96 ore di fusione macchina-uomo-cibo, decido di staccare la spina perchè non avevo più la lucidità e andare avanti sarebbe stato solo un peggiorare per il corto. Quindi dissi a Kempes e Stefano di sedersi e dare gli ultimi ritocchi maniacali alla pellicola, di aggiustare la fotografia già ben definita e livellare l'audio laddove pareva troppo alta. Cose piccolissime, che però io mi perdevo per strada. E allora mi alzai, me ne andai in cucina e lavai i piatti. Per rendere il mio cervello del tutto scollegato, decisi di guardare il GF10. Secondo voi l'ho visto?
Mentre lavavo i piatti e cucinavo un bel piatto di spaghetti, parlai con Marina. Scoprii che oltre ad aver lavorato nel cinema, oltre ad essere una brava attrice, oltre ad avere un accento siciliano molto bello, ma che deve cancellare, se vuole fare l'attrice, ho scoperto anche che è sceneggiatrice. E Taaac(direbbe Pozzetto), gli parlo di Caronte. Emiliano, il ragazzo, è un grafico 3d e ha al suo attivo 2 mediometraggi fantasy. Già ci ho parlato con lui e mi ha dato la sua disponibililtà. Lei ha un progetto che è lo stosso che ho intenzione di realizzare: una sorta di società per produrre film di genere, ma io ho anche il progetto di fare un gruppo diviso in tre parti, quello creativo, quello tecnico e quello marketing. Guardandola in volto, lessi nei suoi occhi la meraviglia, e vidi quella luce che cercavo da tanto tempo. Intendiamoci: La Margot ha quella luce, il gruppo con cui ho girato D.E.A.D. ha quella luce, ma lei, abbaglia tutto quello che è intorno. E gli ho chiesto se se la sentiva di aiutarmi a concludere Caronte, con la condizione di non prendere una lira e di essere reperibile anche la notte se è necessario. Gli occhi di lei? Una supernova. E intorno a lei, un sistema solare di pianeti che vorticano e girano senza mai fermarsi. E tutto per passione.
Sì, finalmente ho trovato il gruppo che mi serve per girare Caronte. Un gruppo affiatato, che lavora in un progetto anche gratuitamente e che hanno fame di film di genere.

E che Dio me la mandi buona, stavolta!

Ah, il corto è stato messo on line con un giorno d'anticipo e sta qui:

http://www.paranormalactivity.it/vota.aspx?email=88ea4c6f-58de-45ff-8a12-7b4d5a63b5d8

Votate, votate, votate. Bisogna vincere... e vinceremo!!!

Alla prossima.

Un abbraccio a tutti e grazie di essere arrivati fino a questa riga.


Lunga Vita e Prosperità…
al Cinema Italiano!!!

domenica 28 febbraio 2010

28.02.2010 – Il Nuovo Volto.

Bene ragazzi.

Ben tornati a tutti.

Eccoci finalmente al primo appuntamento della seconda parte del diario di produzione di questo cavolo di film che è difficile da realizzare.

Da oggi in poi, a cadenza settimanale, farò un resoconto degli avvenimenti che riguardano la realizzazione di Caronte, farcito, come mia consuetudine, di episodi correlati e non, tanto per rendervi partecipi delle cavolate che faccio ^_^.

Visto che da quando ho scritto l’ultima volta sono passati un bel po’ di giorni, farò un sunto veloce, sperando di ricordare tutto (se mi dimentico qualcosa scusatemi, anzi non fatelo, tanto non saprete mai quello che mi sono scordato…).

Ho continuato a ultimare la sceneggiatura e sostanzialmente non c’è nulla da dire su di essa, se non che l’idea di base che avevamo deciso in quella famosa riunione con la Margot era molto intrigante.

Poi, dopo qualche giorno, ho avuto un blocco, come se un muro mi si fosse costruito davanti alla mia strada in una sola notte, come succede nel romanzo “I Pilastri della Terra” (a proposito: grande libro. Ve lo consiglio caldamente. Io l’ho adorato perché amo l’architettura e il libro racconta gli intrighi, le guerre e gli amori che girano intorno alla costruzione di una cattedrale. Ne hanno fatto anche una miniserie tv che verrà trasmessa entro la fine dell’anno e tra un po’ inizierò a leggere il seguito). Inconsciamente notai che qualcosa non andava nella storia. Nulla da togliere all’entusiasmo dei ragazzi della Margot, ma tutto quello che è uscito fuori da quella riunione era decisamente troppo. Mi stavo letteralmente perdendo nella storia. Non vedevo il plot, non vedevo il movente e il suo finale era troppo, troppo lontano per capire se poteva funzionare e giustificare tutta la fatica di realizzazione. Allora mi fermai e decisi e far passare qualche giorno senza pensare a Caronte, così iniziai a giocare ad Assassin’s Creed. Grande gioco, non me lo aspettavo così. Soldi spesi bene.

E mentre mi perdevo nei meandri di Gerusalemme, Damasco e Acri, perdendo tutti i miei privilegi di assassino patentato e cercando di recuperare tutti i miei titoli ingiustamente toltimi da Al Muarif, una sera vado a vedere un film che credevo essere di un modo e invece non lo era. Mi piace la saga di Resident Evil e mi è piaciuto Giovanna D’Arco per un solo motivo: Milla Yovovich. Quando ho scoperto che ha interpretato un film sugli alieni, mi sono fiondato a vederla in Il Quarto Tipo. Mi aspettavo di vedere un film alla X-Files e invece, con mio grande stupore (è per questo che per certi film non leggo nulla e non voglio sapere nulla, per non rovinarmi il gusto di vedere un film come tale), ho scoperto che il film è un Docu-film. Milla e tutti gli altri attori interpretano persone reali, realmente vissute e tutt’ora viventi, che hanno avuto un incontro ravvicinato del quarto tipo, appunto, con gli alieni e per avvalorare ancor di più la realisticità della storia, nei momenti salienti vengono proiettati i filmati originali delle sedute di ipnosi fatti da e alla protagonista, anche lei rapita. Le immagini originali sono così sconvolgenti che, vi giuro, per la prima volta dopo non so neanche io quanti secoli, non ho dormito la notte.

Quella notte, fu la notte della svolta.

Non dormendo, e ripensando a quelle scene inquietanti, alla deformazione dei corpi nelle articolazioni, alle ombre, arrivando anche a ipotizzare in maniera puramente scientifica il levitamento del corpo umano (e la teoria che ho formulato è veramente intrigante e ingegnosa), il pensiero, va, tra calcoli astrusi, alla visualizzazioni di tali calcoli nella visuale in terza persona del gioco di Assassin’s Creed, dove il protagonista si collega con un suo avo assassino tramite una macchina chiama Animus. Lui salta di ricordo in ricordo e a volte si trova in una sorta di limbo bianco alla Matrix dove ci sono i calcoli matematici in una sorta di DNA a matrice esagonale. Quella associazione dei calcoli con il DNA esagonale, mi porta al gioco. Nel gioco sono l’assassino che uccide. L’assassino, sfortuna sua, ha anche una coscienza e tanta curiosità e si chiede il perché delle sue missioni e quindi conduce una sua indagine. L’indagine mi porta a un mio cruccio particolare: Diva Venere. 'Sta tizia è la protagonista di una storia in quattro parti che ho nel cassetto. Un commissario di polizia. Il commissario di polizia porta alle indagini. Le indagini portano a svelare cose. Le cose da svelare sono cose che non devono essere svelate. Le cose da non svelare sono nascoste. E perché non nasconderle in un posto che è accessibile a tutti? Un posto utopico, così troppo da essere monotono. E allora? Creiamo un bilanciamento. Yin e Yang, il bianco e il nero, il bene e il male. Profezie, figure bibliche, l’apocalisse (di cui ho discusso con la Margot). La storia buttata giù con la Margot è troppo lunga. Troppa carne al fuoco per un solo film. Allora lo divido in due. No. Ci sono a malapena i soldi per il primo, figurati per il secondo. No. Bisogna chiudere con un episodio. E allora? Diva Venere. E se Diva Venere fosse Antonio? Antonio un investigatore? Perché no? E allora sia. Che fa? Chi segue? Fa l’investigatore per i tradimenti? Segue i mariti infedeli e scatta le foto? Ok! E poi? Segue un tizio che lo sorveglia e lo porta su Terra 2. E i fratelli? Seguono Antonio, semplice. Ma non funziona. E Allora? Trovato: un tizio fugge da una prigione di massima sorveglianza. Viene aiutato da un detenuto complice che gli dice di fuggire e di trovare “i quattro”. Il fuggitivo fugge. Antonio segue un nuovo tizio su cui sta facendo delle indagini. Ci va con i due fratelli, che intanto discutono sui cavoli loro, e il tizio li porta su Terra 2. Ora va meglio… e intanto si erano fatte le 7 di mattina.

Vado a Roma con il treno e inizio a scrivere. Intanto chiamo la Margot e gli dico che ho una nuova idea.

Passano tre giorni e gli parlo dei cambiamenti che ho intenzione di apportare. Li ho visti entusiasti, ma un po’ perplessi, quando gli ho accennato a un muro che deve essere buttato giù. Hanno buttato giù idee per dire la stessa cosa ma in modi diversi. Da quel preciso momento ho capito che se voglio fare quello che veramente voglio fare, allora mi devo rimboccare le maniche e mettermi seriamente sul progetto.

Inizio a chiamare persone e gli dico del progetto.

Cosa ho tra le mani? Mi metto seduto a tavolino e guardo tutto quello che ho: ho un gruppo di amici che sono disposti a partecipare a titolo gratuito al progetto. Ho una scuola di teatro che può partecipare a titolo gratuito al progetto, perché il direttore è un mio vecchio amico. Ho un altro amico che ha un service tecnico, con tutto quello che mi serve per girare e se riesco a convincerlo, posso arrivare ad uno scambio commerciale. 3 attori su 5 partecipano a titolo gratuito al progetto, uno vorrebbe essere pagato e l’altro non è ancora stato scelto. Ho un amico che lavora con gli effetti speciali, che ora è a Parigi per lavoro, ma che sta per tornare in Italia. Ho un amico che gli piace il fantasy e che ha al suo attivo due mediometraggi con FX ben realizzati e che sarebbe disposto a partecipare a titolo gratuito al progetto. Un reparto trucco di tutto rispetto che parteciperebbe a titolo gratuito al progetto.

E arriviamo a oggi.

Sono stato sul set di un cortometraggio horror e ho visto una location che avevo sotto il naso e di cui ignoravo l’esistenza. Un grosso complesso che funge da hotel e centro termale insieme, proprio a due passi dal parco acquatico AquaFelix. L’unico problema è che è solo una costruzione lasciato a metà. Uno spreco di soldi veramente vergognoso. Un posto fatiscente, adatto per girare un horror sugli zombi. Ed è quello che abbiamo fatto oggi. Un horror con tante corse, zombi e bombe. Il tutto GRATIS.

A questo devo arrivare io: realizzare il mio primo film con il minore dispendio di costi e di sforzi e tirare fuori un prodotto competitivo e di alto livello. Cosa che ho fatto oggi, come cameraman e con l’aiuto di un gruppo super affiatato, nonostante i miei bei 37,8 di febbre e un mal di schiena da far paura.

Alla prossima.

Un abbraccio a tutti e grazie di essere arrivati fino a questa riga.


Lunga Vita e Prosperità…
al Cinema Italiano!!!

sabato 23 gennaio 2010

23.01.10 - Resoconto - Parte 5

Ben tornati a tutti.

Ero arrivato alla pardita del lavoro e alla nuova entrata della Margot Produzioni.

Beh, la situazione non era buona, perniente. Mi ritrovavo dalla mattina al pomeriggio, fuori della sede della TV con il foglio di licenziamento in mano e una prospettiva buia davanti a me.
E' stato un colpo veramente forte e l'ho accusato in pieno: ho lavorato in tre TV e ho sempre avuto il tempo indeterminato e trovarmi con quel foglio in mano era come sentirmi nudo, non avevo più un lavoro (non per colpa mia), non avevo uno stipendio fisso ma la mia situazione matrimoniale comunque era solida, però sapevo che ben presto sarebbero arrivati i problemi. Inoltre, mia moglie stava per finire il periodo di Sostegno alla Disoccupazione.
Il mio amico Enzo mi disse di andare da lui alla ImageArtStudio e nel frattempo mi stavo preparando ad andare su un set, come assisstente alla regia, per un videoclip della Margot.
Raccontai quello che mi è successo ai ragazzi e loro mi dissero: "Se le cose sono andate così, ci sarà un motivo. Dovrai per forza fare Caronte".
Attraversai un periodo di depressione, tanto che mi ammalai, in più ci si mise anche un forte dolore alla gamba sinistra, che mi sto trascinando tutt'ora, e dovetti fermare tutte le mie attività perché qualsiasi mossa che facevo mi causava dei dolori sia alla gamba che alla schiena. Feci delle visite per tutto il mese di Novembre e uscì fuori che ho una dozzina di ernie su tutta la spina dorsale. Mi consigliarono di fare nuoto correttivo, ma ora come ora, con il minimo del sussidio di disoccupazione, non posso proprio permettermelo e quindi mi imbottisco di farmaci per non sentire il dolore, per ora.

Siamo arrivati alla fine, ragazzi. Questo è la prima parte: il resoconto della mia avventura con Caronte.

Da ora in poi, inizierà una nuova sezione che sarà caratterizzata dal vero e proprio diario di produzione.

Vi lascio dicendovi che il progetto di Caronte è in continua evoluzione, tutto quello che ho raccontato fin'ora è solo l'inizio di questa avventura. Dalla prossima lettera, inizierà il cammino, non proprio giorno per giorno, di questa produzione tanto tortuosa. Sì, tortuosa! Perché in Italia non c'è il concetto di Cinema come Industria, come in America. Certo, la qualità del cinema italiano è molto d'essai se mi fate passare il temine.
La mia missione, sperando di poterla portare a termine, è quella di portare il cinema di genere fantascientifico in Italia e poco importa se per farlo dovrò scendere a compromessi con una sceneggiatura che fa acqua da tutte le parti o con un capolavoro da oscar, basta che ci sia, e se il mio film Caronte deve essere un film d'essai ne sarò lusingato, e se sarà un Cinepanettone, tanto meglio. Una cosa conta: bisogna svegliarsi, guardarsi un pò intorno e scoprire che i cugini francesi, gli inglesi, i tedeschi, addirittura gli spagnoli e i russi sfornano film di fantascenza, mentre noi, che corriamo ad affollare i cinema con i Pirati, i Maghetti, i Vampiri e gli Avatar, facendoli diventare dei veri e propri fenomeni multimediali, facciamo commedie, commedie sentimentali, commedie drammatiche, commedie comiche, drammi giudiziari e polizieschi.

Mi dite chi ha detto che un film fantascentifico non può essere scritto, girato e proiettato da italiani nei cinema italiani, perchè non lo guarderebbe nessuno?

Un abbraccio a tutti e grazie di essere arrivati fino a questa riga.


Lunga Vita e Prosperità…
al Cinema Italiano!!!

giovedì 7 gennaio 2010

07.01.10 - Resoconto - Parte 4

A.S. (Ante Scriptum): Per favore, gradirei moltissimo dei commenti, mi sembra di parlare da solo. Almeno per avere un riscontro scritto!!! Grazie a tutti!!!!

Eccomi a Voi!!!!!

BUON ANNOOOO!!!!!!!

Diciamocelo: quello appena passato non è staot un buon anno per tutti!
Per me non lo è stato affatto!
Mia moglie perde il lavoro il 9 Gennaio, io mi ritrovo con gli strascichi monetari di una macchina incidentata, che tutt'ora non è del tutto riparata, iniziano ad arrivare i primi problemi al lavoro, la casa che inizia a perdere i primi pezzi, poi, il 10 Maggio La TV chiude i battenti della sede di ROma, dopo una falciata totale in tutte le sedi d'Italia, mettendo 30 persone in mezzo a una strada, me compreso (con la faccia tosta ti dicono: "E' stata una bella avventura. Ci abbiamo provato, ma non è andata bene", eh già, abbiamo giocato, vero?), conseguente depressione, problemi fisici e pricologici dovuti alla gamba che inizia a essere insensibile, mal di schiena continui e soldi che se ne vanni alla svelta per visite e visite per scoprire che sono tempestato su tutta la schiena di ernie! Meno male che è finito sto 2009 di merda!!!!!!

Toccato il fondo, ora si può solo che risalire!

Come nel Cammino dell'Eroe, il protagonista supera tutte le prove, se la vede brutta, e proprio quando è lì lì per morire, ecco che risorge e distrugge il drago, io mi ritrovai, nella primavera del 2006, con un copione campato in aria che mi ha ridato vita. Per fare di quel copione un film, avrei dovuto buttarmi alle spalle tutta la vicenda della Divina Commedia e ricominciare tutto da capo. E così feci.

Furono 4 mesi di intenso lavoro di scrittura tra telefonate e e-mail e finalmente, il 4 Agosto, il primo ciak e lì... beh, un incontro che non scorderò mai! Una ragazza, che a guardarla non le staccheresti gli occhi di dosso, e per me fu così, ma non per motivi logicamente sessuali, ma per puro interesse artistico: uno sguardo magnetico, un viso caratteristico e un'espressione, sotto quelle luci, molto ammaliante. Io mi fissai su di lei, come quando si guarda con interesse una farfalla che si adagia su un fiore. Lei si accorse di me e di come la guardavo e lei mi rispose con uno sguardo incuriosito che diceva tutto. Sono sicuro che per un momento lei abbia pensato che mi interessava!
La portò uno dei due protagonisti principali del film e quando ce la presentò, Alek, il mio socio-co-regista nel film, visto che stavamo cercando ancora gli ultimi attori per ruoli meno importanti, gli fece fare un provino con una parte presa dal copione lì per lì e, dopo qualche prova, ci consultammo e la prendemmo per la parte della ex-ragazza del protagonista che l'ha portata.
Io, in un certo senso, la costruii in quei pochi minuti. Infatti, io sul set sono molto esigente e tendo a manipolare gli attori alle mie esigenze e a quelle della storia. Avete presente la locandina del Padrino 1? Io sono così, il burattinaio che guida le sue marionette! Ma non è per un puro gusto di onnipotenza, ma solo per riportare su pellicola la mia idea iniziale di inquadratura. Sono molto esigente sul linguaggio del corpo e sull'espressione facciale. E' per questo che amo il cinema, perchè mentre il teatro è tra la testa e i piedi, il cinema è tra la fronte e il naso. A volte mi trovo seduto su una panchina, in un parco o sul ciglio di una strada, a fare il Cool Hunter, ma vado a caccia di comportamenti e espressioni. Fu quello che feci quella sera con quella ragazza. Me la studiai così intensamente che lei se ne accorse e si girò verso di me.

Girammo per tutta l'estate e l'autunno e poi un giorno, uno dei due protagonisti, ci chiamò a raduno e ci disse: ragazzi, questo personaggio non lo sento mio, pensavo che era una storia diversa, più divertente e, per questo, non me la sento di andare avanti. A 3/4 di film! Abbiamo fatto un secchio tanto per far coincidere tutti nei giorni adatti, a sentire e sopportare le lamentele e le litigate per scene da girare, ritardi di attori, scene preparate e non più girate, come la scena della discoteca, il tutto cercando di non pretendere troppo dai ragazzi, perchè erano tutti "volontari" senza prendere alcun compenso. E il film, che durante il lavoro ha dovuto cambiare titolo da Alba Chiara a Amor, Ch'a Nullo Amato (AC'aNA), per via di ALBA KIARA, che ha avuto il benestare di Vasco, ha subito un arresto a tempo indeterminato. Non potete immaginare la delusione!

Intanto mi ritrovavo a fare un colloquio di lavoro e alla fine del 2007, mi ritrovai felice e contento, e con uno stipendio invidiabile, in una nuova Televisione, creata da una azienda televisiva di un certo livello. Avrei scoperto in seguito di aver fatto il più grosso errore della mia vita.

Nonostante la botta di AC'aNA, tornai a riprendere la scrittura di Caronte. Ma qualcosa era cambiato di nuovo. Non ero più soddisfatto della scrittura nel suo complesso: c'era un elemento che non mi convinceva più. Un giorno, stando a perlare con quella ragazza che ho conosciuto sul set, con la quale, poi, sono diventato buon amico, in un locale vicino al colosseo, mi misi a parlare con lei della scrittura. Parlammo dei personaggi, della storia e uscì da solo che forse poteva essere intrigante cambiare un personaggio importante da maschio a femmina. L'idea mi piacque e così feci: trasformai Giovanni, la spalla destra dell'Anziano, in Paola, ragazza ammaliante, con un forte magnetismo, anche sessuale, su Antonio e sempre spalla destra dell'Anziano. E, naturalmente, per creare il personaggio, mi sono ispirato a lei, che gli proposi anche di interpretare il personaggio. Cosa che accettò seduta stante.

Riscrissi il personaggio di Paola da zero. Non era così facile, ma la mia amica mi ispirava tantissimo e riuscii a creare un background molto particolare.

Poi capitò tutto in fretta, non per quanto riguarda Caronte, ma per quanto riguarda la vita privata:
Rifeci un viaggio con Patty al Lago di Bolsena e lì decidemmo di sposarci. Poi ci sposammo, facemmo il viaggio di nozze in Messico, dove venni colpito dall'impronta di Kukulkán (in patica una bruciatura sulla caviglia destra dovuta dallo stusciamento di una pianta orticante che brucia letteralmente la superficie della epidermide in caso di pioggia, cosa che capitò, guarda caso proprio a me, mentre stavamo alle rovine di Chichen Itza, nel giorno del Solsizio d'Inverno, nell'ora esatta in cui doveva verificarsi la proiezione del seprente Kukulkàn e che invece non si verificò perchè arrivò un'acquazzone così violento e repentino che non avemmo il tempo di ripararci sotto qualche capanna), poi, una volta tornato al lavoro, proprio durante un'acquazzone, persi il controllo dell'auto e feci un botto micidiale sfasciando il cofano ed infine, come già detto, persi il lavoro con tutta la conseguenza che ne seguì.

Frattanto, tramite Facebook, riuscii ad avere un contatto quantomai inaspettato: una nascente casa di produzione, La Margot, si inventò una trovata, a mio avviso geniale quanto semplice: rielabora il famoso DOGMA 95 e lo ribattezza DOGMA 008. Io arrivai alla Margot proprio tramite questo Dogma. La loro mission è quella di facilitare il più possibile la realizzazione di un film a basso budget, rispettando 10 punti stilati proprio per questo scopo. Non ci potevo credere. Qualcuno che la pensa come me e che vuole far introdurre il cosidetto film di genere nel panorama italiano. E Caronte è un film di genere.

Ma ve lo dirò al prossimo episodio, l'ultimo del resoconto!!!!

Per ora un abbraccio a tutti e grazie di essere arrivati fino a questa riga.


Lunga Vita e Prosperità…
al Cinema Italiano!!!