giovedì 7 gennaio 2010

07.01.10 - Resoconto - Parte 4

A.S. (Ante Scriptum): Per favore, gradirei moltissimo dei commenti, mi sembra di parlare da solo. Almeno per avere un riscontro scritto!!! Grazie a tutti!!!!

Eccomi a Voi!!!!!

BUON ANNOOOO!!!!!!!

Diciamocelo: quello appena passato non è staot un buon anno per tutti!
Per me non lo è stato affatto!
Mia moglie perde il lavoro il 9 Gennaio, io mi ritrovo con gli strascichi monetari di una macchina incidentata, che tutt'ora non è del tutto riparata, iniziano ad arrivare i primi problemi al lavoro, la casa che inizia a perdere i primi pezzi, poi, il 10 Maggio La TV chiude i battenti della sede di ROma, dopo una falciata totale in tutte le sedi d'Italia, mettendo 30 persone in mezzo a una strada, me compreso (con la faccia tosta ti dicono: "E' stata una bella avventura. Ci abbiamo provato, ma non è andata bene", eh già, abbiamo giocato, vero?), conseguente depressione, problemi fisici e pricologici dovuti alla gamba che inizia a essere insensibile, mal di schiena continui e soldi che se ne vanni alla svelta per visite e visite per scoprire che sono tempestato su tutta la schiena di ernie! Meno male che è finito sto 2009 di merda!!!!!!

Toccato il fondo, ora si può solo che risalire!

Come nel Cammino dell'Eroe, il protagonista supera tutte le prove, se la vede brutta, e proprio quando è lì lì per morire, ecco che risorge e distrugge il drago, io mi ritrovai, nella primavera del 2006, con un copione campato in aria che mi ha ridato vita. Per fare di quel copione un film, avrei dovuto buttarmi alle spalle tutta la vicenda della Divina Commedia e ricominciare tutto da capo. E così feci.

Furono 4 mesi di intenso lavoro di scrittura tra telefonate e e-mail e finalmente, il 4 Agosto, il primo ciak e lì... beh, un incontro che non scorderò mai! Una ragazza, che a guardarla non le staccheresti gli occhi di dosso, e per me fu così, ma non per motivi logicamente sessuali, ma per puro interesse artistico: uno sguardo magnetico, un viso caratteristico e un'espressione, sotto quelle luci, molto ammaliante. Io mi fissai su di lei, come quando si guarda con interesse una farfalla che si adagia su un fiore. Lei si accorse di me e di come la guardavo e lei mi rispose con uno sguardo incuriosito che diceva tutto. Sono sicuro che per un momento lei abbia pensato che mi interessava!
La portò uno dei due protagonisti principali del film e quando ce la presentò, Alek, il mio socio-co-regista nel film, visto che stavamo cercando ancora gli ultimi attori per ruoli meno importanti, gli fece fare un provino con una parte presa dal copione lì per lì e, dopo qualche prova, ci consultammo e la prendemmo per la parte della ex-ragazza del protagonista che l'ha portata.
Io, in un certo senso, la costruii in quei pochi minuti. Infatti, io sul set sono molto esigente e tendo a manipolare gli attori alle mie esigenze e a quelle della storia. Avete presente la locandina del Padrino 1? Io sono così, il burattinaio che guida le sue marionette! Ma non è per un puro gusto di onnipotenza, ma solo per riportare su pellicola la mia idea iniziale di inquadratura. Sono molto esigente sul linguaggio del corpo e sull'espressione facciale. E' per questo che amo il cinema, perchè mentre il teatro è tra la testa e i piedi, il cinema è tra la fronte e il naso. A volte mi trovo seduto su una panchina, in un parco o sul ciglio di una strada, a fare il Cool Hunter, ma vado a caccia di comportamenti e espressioni. Fu quello che feci quella sera con quella ragazza. Me la studiai così intensamente che lei se ne accorse e si girò verso di me.

Girammo per tutta l'estate e l'autunno e poi un giorno, uno dei due protagonisti, ci chiamò a raduno e ci disse: ragazzi, questo personaggio non lo sento mio, pensavo che era una storia diversa, più divertente e, per questo, non me la sento di andare avanti. A 3/4 di film! Abbiamo fatto un secchio tanto per far coincidere tutti nei giorni adatti, a sentire e sopportare le lamentele e le litigate per scene da girare, ritardi di attori, scene preparate e non più girate, come la scena della discoteca, il tutto cercando di non pretendere troppo dai ragazzi, perchè erano tutti "volontari" senza prendere alcun compenso. E il film, che durante il lavoro ha dovuto cambiare titolo da Alba Chiara a Amor, Ch'a Nullo Amato (AC'aNA), per via di ALBA KIARA, che ha avuto il benestare di Vasco, ha subito un arresto a tempo indeterminato. Non potete immaginare la delusione!

Intanto mi ritrovavo a fare un colloquio di lavoro e alla fine del 2007, mi ritrovai felice e contento, e con uno stipendio invidiabile, in una nuova Televisione, creata da una azienda televisiva di un certo livello. Avrei scoperto in seguito di aver fatto il più grosso errore della mia vita.

Nonostante la botta di AC'aNA, tornai a riprendere la scrittura di Caronte. Ma qualcosa era cambiato di nuovo. Non ero più soddisfatto della scrittura nel suo complesso: c'era un elemento che non mi convinceva più. Un giorno, stando a perlare con quella ragazza che ho conosciuto sul set, con la quale, poi, sono diventato buon amico, in un locale vicino al colosseo, mi misi a parlare con lei della scrittura. Parlammo dei personaggi, della storia e uscì da solo che forse poteva essere intrigante cambiare un personaggio importante da maschio a femmina. L'idea mi piacque e così feci: trasformai Giovanni, la spalla destra dell'Anziano, in Paola, ragazza ammaliante, con un forte magnetismo, anche sessuale, su Antonio e sempre spalla destra dell'Anziano. E, naturalmente, per creare il personaggio, mi sono ispirato a lei, che gli proposi anche di interpretare il personaggio. Cosa che accettò seduta stante.

Riscrissi il personaggio di Paola da zero. Non era così facile, ma la mia amica mi ispirava tantissimo e riuscii a creare un background molto particolare.

Poi capitò tutto in fretta, non per quanto riguarda Caronte, ma per quanto riguarda la vita privata:
Rifeci un viaggio con Patty al Lago di Bolsena e lì decidemmo di sposarci. Poi ci sposammo, facemmo il viaggio di nozze in Messico, dove venni colpito dall'impronta di Kukulkán (in patica una bruciatura sulla caviglia destra dovuta dallo stusciamento di una pianta orticante che brucia letteralmente la superficie della epidermide in caso di pioggia, cosa che capitò, guarda caso proprio a me, mentre stavamo alle rovine di Chichen Itza, nel giorno del Solsizio d'Inverno, nell'ora esatta in cui doveva verificarsi la proiezione del seprente Kukulkàn e che invece non si verificò perchè arrivò un'acquazzone così violento e repentino che non avemmo il tempo di ripararci sotto qualche capanna), poi, una volta tornato al lavoro, proprio durante un'acquazzone, persi il controllo dell'auto e feci un botto micidiale sfasciando il cofano ed infine, come già detto, persi il lavoro con tutta la conseguenza che ne seguì.

Frattanto, tramite Facebook, riuscii ad avere un contatto quantomai inaspettato: una nascente casa di produzione, La Margot, si inventò una trovata, a mio avviso geniale quanto semplice: rielabora il famoso DOGMA 95 e lo ribattezza DOGMA 008. Io arrivai alla Margot proprio tramite questo Dogma. La loro mission è quella di facilitare il più possibile la realizzazione di un film a basso budget, rispettando 10 punti stilati proprio per questo scopo. Non ci potevo credere. Qualcuno che la pensa come me e che vuole far introdurre il cosidetto film di genere nel panorama italiano. E Caronte è un film di genere.

Ma ve lo dirò al prossimo episodio, l'ultimo del resoconto!!!!

Per ora un abbraccio a tutti e grazie di essere arrivati fino a questa riga.


Lunga Vita e Prosperità…
al Cinema Italiano!!!